Cannes celebra Marco Bellocchio: l’81enne regista piacentino – originario di Bobbio – presenta al Festival (Fuori Concorso) il suo ultimo film, “Marx può aspettare”, e riceverà, in occasione della serata finale della kermesse la Palma d’oro alla carriera.
“La premiere del film – le sue parole riportate dall’Ansa – mi fa stare non dico in ansia, ma mi fa palpitare, mi fa sentire più giovane, un così piccolo film nato per noi avere una così grande ribalta. La Palma d’oro d’onore invece mi fa felice, ma non la considero un premio di risarcimento, perché io qui ho avuto sempre enormi soddisfazioni, tra cui la doppia Palma d’oro agli interpreti di Salto nel vuoto, Michel Piccoli e Anouk Aimee”. Su “Marx può aspettare”: “Paradossalmente il mio film più privato e anche il mio più libero, leggero, senza i condizionamenti che mi avevano impedito di riflettere su questo dramma, prima la salvaguardia di mia madre, poi la politica, poi la psicanalisi. Ora finalmente sono sereno, ma non per questo assolto”.
Nel film, da lui scritto e diretto, Bellocchio, esorcizza, come mai ha fatto prima, il dolore mai sopito per il suicidio del gemello Camillo, morto il 27 dicembre 1968 a soli 29 anni, facendone rivivere la storia, senza filtri o pudori, quasi una indagine, che ricostruisce un’epoca storica e tesse il filo rosso di tanto suo cinema. “Un’ultima occasione – spiega – per fare i conti con qualcosa che era stato censurato, nascosto a tutti noi, da me e dalla mia famiglia. Prima abbiamo organizzato un pranzo al circolo dell’Unione a Piacenza che mio padre aveva fondato. Capii subito che non mi interessava fare una cosa nostalgica, tenera con chi restava della mia famiglia, mia sorella, i miei fratelli, ma che il focus sarebbe diventato ‘il grande assente’ ossia Camillo, il mio gemello suicida a 26 anni nel 1968”.
Nelle sale dal 15 luglio, è una produzione Kavac Film, Ibc Movie, Tender Stories con Rai Cinema, in collaborazione con Fondazione Cineteca Bologna, opera realizzata in collaborazione con Regione Lazio Fondo per il Cinema e l’audiovisivo; produttore esecutivo Michel Merkt e Alessio Lazzareschi, coprodotto da Malcom Pagani e Moreno Zani, prodotto da Simone Gattoni e Beppe Caschetto.
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Questo post è stato pubblicato da Piacenza Sera