“Il Sindaco dichiara: “è stato fatto tutto il possibile”. Io, tecnicamente, rispondo di no. Non è vero”. La capogruppo di FdI Sara Soresi risponde alla sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi, in merito alla costituzione di parte civile nel processo per lo stupro avvenuto in via Scalabrini, la scorsa estate.
“Il Comune fa sapere di aver “richiesto di essere informato”. La Procura – giustamente – gli ha risposto che si era ancora in fase di indagini: si tratta, cioè, di una fase, in cui non è possibile prendere contezza del contenuto del fascicolo. Il Comune – come giustamente osserva la Procura – non ha però depositato alcun atto e/o documento in fase di indagini”. E’ in questa fase, scrive la consigliera Soresi, che “il Comune avrebbe dovuto depositare una memoria nella quale esplicitava le ragioni per le quali riteneva di essere persona offesa/danneggiata. E lo dico con coscienza di causa perché mi è capitata due volte la stessa situazione: le mie clienti non erano state riconosciute persone offese, pertanto ho depositato una memoria con annessi documenti. Le clienti sono quindi state riconosciute persone offese e, di conseguenza, sono giunte tutte le comunicazioni del caso”. “Non si tratta – conclude la consigliera – di strumentalizzazione, ma senso di verità”.
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