
La riapertura del museo Capodimonte al contemporaneo è in linea con una sensibilità mai assopita della città partenopea nei confronti delle arti dei nostri tempi. Basta leggere le cronache di questi giorni. L’artista Rosaria Roxy Bosso – Roxy in the box- che da anni porta avanti il suo inconfondibile lavoro su figure e icone dei nostri tempi, nelle ultime settimane ha destato anche l’attenzione degli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana (a Napoli per la sfilata che ha segnato i trenta anni di attività di D&G) che hanno ammirato, insieme a tutta la città, le sue opere colorate sui muri di vico dei Maiorani e dintorni.
L’arte contemporanea a Napoli si trova anche nel Museo Archeologico Nazionale. Anche in questo caso, oltre a poter ammirare le collezioni di arte antica, sono in programma mostre temporanee di nomi dei nostri tempi, come “Codex” di Antonio Biasiucci (1961), a cura di Gianluca Riccio, promossa dalla Fondazione Banco di Napoli all’interno del progetto culturale il Cartastorie, e “Pontifex Maximus” dell’ artista russo Alexey Morosov (1974), promossa dal Museo d’Arte Moderna di Mosca e curata da Kristina Krasnyanskaya e Alessandro Romanini. La personale di Morosov raccoglie trenta opere ed è stata concepita appositamente per il museo archeologico, rifacendosi all’iconografia classica e rielaborandola in maniera attuale, tanto attuale che in una delle statue di stile classico, realizzate in marmo o bronzo fuso a Piatrasanta, spunta anche uno smartphone.
Info utili
http://www.museocapodimonte.beniculturali.it
http://cir.campania.beniculturali.it/museoarcheologiconazionale
Articolo originale tratto da: https://www.repubblica.it/speciali/arte/recensioni/2016/07/15/news/napoli_eventi_contemporanea-144148742/?rss
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