Gruppo Piacentino
(distretto 2050)
IL BLOG
Rotary Club Fiorenzuola, successo per l’incontro con Luca Sommi dedicato a Dante
Grande e meritato successo per Luca Sommi che, giovedì 16 settembre, ha presentato, nell’esclusiva location del cortile interno della Rocca Viscontea di Castell’Arquato, il suo libro “Il cammin di nostra vita – Viaggio nella Divina Commedia”.
L’iniziativa del Rotary Club Fiorenzuola d’Arda ha potuto godere del supporto di “Antea Progetti e Servizi per la Cultura e il Turismo”, che ha reso disponibile uno scenario di epoca medioevale che ha sorpreso per la bellezza e la magia sia i numerosi presenti che l’autore.
Foto
3 di 3
Alla presenza del primo cittadino di Castell’Arquato, Giuseppe Bersani, la Presidente del Rotary Club Fiorenzuola d’Arda, Tiziana Meneghelli, ha vestito i panni di colei che ha aperto la serata, accompagnata dalla Presidente di Antea, Antonella Balestrazzi. Tra gli ospiti, rotariani e non, anche il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Cadeo, Leonardo Mucaria.
Meneghelli, dopo i saluti di rito, ha presentato il protagonista della serata, lo scrittore Luca Sommi, curando l’introduzione al suo libro “Il cammin di nostra vita”, opera dedicata alla Commedia di Dante. Ha inoltre sottolineato che, sulla scorta dei principi rotariani, il ricavato della vendita delle copie del testo acquistate nel corso dell’evento, sarà destinato ad un service a favore dei profughi afghani ospitati in area piacentina, nella struttura di accoglienza di San Polo.
Balestrazzi ha ringraziato il Rotary Club organizzatore per aver reso possibile il prestigioso evento culturale, dichiarandosi onorata di aver messo a disposizione uno spazio che ben si presta al calarsi pienamente nell’atmosfera dantesca. Il libro di Sommi è stato presentato come bello, accessibile ma mai banale.
La Presidente, dopo aver proposto ai presenti un interessante legame tra la discesa dantesca agli inferi e l’impervio ma suggestivo percorso per raggiungere la location, ha evocato Giove pluvio che, benevolo, ha permesso lo svolgimento della conferenza all’aperto, contro ogni più rosea previsione. E’ poi passata a ricordare che l’organizzazione della serata andava a concretizzare la volontà del Rotary di porre un significativo tassello nel ricordare il Sommo Poeta, a 700 anni dalla sua morte, con una immersione nel suo mondo e nella sua discesa verso le pieghe più nascoste dell’animo umano.
Sempre Meneghelli, basandosi anche alla sua personale esperienza di docente di lettere, ha rammentato quanto la scuola e gli insegnanti possano fare per instillare negli allievi una positiva curiosità per la Divina Commedia e per i suoi diversi piani di lettura.
Quasi con tenerezza, Luca Sommi ha, infatti, dedicato un pensiero ed un riconoscimento alla sua docente di italiano, Isa Guastalla, che ha visionato il libro in bozza e non lo ha “bocciato”.
Anche l’autore ha proposto una considerazione di carattere didattico: nel periodo di formazione riprendiamo troppe volte la “Commedia” (e spesso solo l’Inferno), probabilmente con modalità che, spesso, finiscono con l’appassionare poco gli allievi nello studio della più grande opera “mai scritta da un cristiano”.
E’ stato poi presentato il poliedrico relatore: giornalista, critico, autore televisivo, si occupa di letteratura, arte e politica, è docente di “Linguaggi del giornalismo” all’Università di Parma e tiene un corso sul racconto d’arte e letterario alla Scuola Holden di Torino. Ha ideato e dirige la rivista culturale online ifioridelmale.it. Autore televisivo, ha curato programmi per LA7 e Rai. E’ autore di numerosi programmi per la piattaforma Loft e per Nove, canale nel quale conduce, assieme ad Andrea Scanzi, e con la partecipazione di Marco Travaglio, il talk-show “Accordi & Disaccordi”. Scrive di cultura e politica su «il Fatto Quotidiano”. A queste fatiche, Sommi ha aggiunto la scrittura del libro presentato, nato in pieno lockdown, quando la situazione mondiale gli ha ricordato le terzine del Sommo che introducono all’inferno, tra la perduta gente e nella città dolente.
Sommi ha dato, quindi, inizio ad un vero percorso di accompagnamento nella rilettura della Divina Commedia, un cammino chiaro, di semplificazione ma mai superficiale, illustrando l’opera come “un viaggio nel viaggio”. Un incontro quasi palpabile con Dante Alighieri e con i più emblematici personaggi della Commedia (Virgilio, Socrate, Platone, Paolo e Francesca, Brunetto Latini, il conte Ugolino, Lucifero, Beatrice … e tanti altri). L’autore ha consegnato nelle mani dei presenti delle chiavi di lettura per meglio disporsi alla decifrazione di un’opera spesso enigmatica e particolarmente complessa, dei concreti stimoli per meglio cogliere che l’amore, fine ultimo della Commedia (ma anche della vita e del viaggio), corona un percorso che, dopo settecento anni, ancora meraviglia.
Impossibile descrivere nel dettaglio tutti i passaggi e tutti gli approfondimenti offerti durante l’analisi dell’opera dantesca e del viaggio collocato nella primavera del 1300, nel mezzo del cammino di Dante, opera analizzata da Sommi anche per il merito di aver posto le basi della nostra lingua (dai tanti “volgari” al “volgare illustre”).
Sono state evocate le atmosfere cupe e i tormenti dell’Inferno, la salita purificatrice al Purgatorio, la luce e la beatitudine del Paradiso, ove si compie la Reincarnazione, il mistero dei misteri.
E’ stato affrontato il tema del rapporto con il maestro Virgilio, che accompagna Dante nel viaggio oltremondano attraverso l’Inferno e il Purgatorio, fino a consegnarlo all’eterna amata Beatrice, che lo guiderà nelle volte celesti del Paradiso e alla visione della Trinità. Approfonditi anche l’enigma drammatico e non ancora univocamente letto del conte Ugolino e il tormentato e tragico amore di Paolo e Francesca, nonché la mostruosità di Lucifero.
Attenzione particolare è stata dedicata alla connotazione politica dell’opera e alla forza immaginifica del testo: Dante, ha specificato Sommi, descrive un volo come se lo avesse davvero vissuto, circostanza impossibile per l’epoca.
In chiusura, l’ospite ha menzionato i vari studiosi che gli hanno fornito fonti di ispirazione nella rilettura di una Commedia che per anni non aveva più ripreso.
Al termine della conferenza Tiziana Meneghelli ha chiuso i lavori definendo “un privilegio” l’avere avuto l’opportunità di una serata tanto interessante e coinvolgente, un vero viaggio in un’opera che parla di ieri, ma anche del nostro oggi e del nostro domani, in una location che ha permesso di “fare cultura” nei luoghi più deputati.
Autore e soci Rotary hanno chiuso la serata con una conviviale organizzata in un altro luogo suggestivo, la terrazza della “Taverna del Falconiere “, sempre a Castell’Arquato.
Questo post è stato pubblicato da Piacenza Sera