Prestazioni sanitarie soppresse o erogate in ritardo, in presidi scomodi per la popolazione, mentre la piena funzionalità dell’ospedale di Fiorenzuola stenta a decollare.
Questi alcuni dei punti della lunga e articolata lettera che il sindaco del capoluogo della Valdarda, Romeo Gandolfi (in scadenza di mandato e ricandidato alle elezioni del prossimo ottobre), ha inviato al direttore generale dell’Ausl di Piacenza, Luca Baldino. Nel testo, inviato anche alla presidente della Provincia, Patrizia Barbieri, così come a Lucia Fontana, presidente della conferenza socio sanitaria territoriale, il primo cittadino dice di farsi portavoce di “reiterate segnalazioni e dei ripetuti reclami da parte di cittadini, i quali chiedono conto (…) delle lacune e dei disservizi del sistema sanitario ospedaliero e territoriale di loro interesse”, e pertanto rimarca “le manifeste carenze quanto a programmazione, pianificazione, organizzazione e logistica dell’attuale offerta di prestazioni sanitarie (prestazioni specialistiche ambulatoriali, di diagnostica strumentale e di laboratorio) rivolte ai pazienti esterni all’Ospedale residenti nel Comune di Fiorenzuola d’Arda (Distretto Val d’arda)”.
Sul fronte delle prestazioni specialistiche, le criticità segnalate riguardano “la soppressione di alcune prestazioni” come “chirurgia vascolare, indagini endoscopiche”, la “forte limitazione delle prestazioni fruibili presso la sede ospedaliera come dermatologia, cardiologia, la delocalizzazione di alcune prestazioni in una logica di supplenza distrettuale che non pare rispettosa dei criteri di prossimità nei confronti della popolazione più fragile”, ad esempio per gli ambulatori di oculistica, disponibili a Podenzano e Bettola. Altro problema, dice Gandolfi, è la gestione dell’agenda delle prenotazioni, con visite (ginecologiche e nefrologiche) e prenotate a 6 mesi di distanza dalla richiesta,
Altro tema è l’ospedale di Fiorenzuola. “A un mese e mezzo dall’inaugurazione ufficiale del Blocco B dell’Ospedale di Fiorenzuola, permangono incertezze e poche informazioni aggiornate sui programmi aziendali riguardanti modalità, tempistica e dotazioni dell’imminente riattivazione del Pronto Soccorso, dopo i lavori di ristrutturazione, cdell’attivazione dei 15 letti previsti presso la Medicina e dell’implementazione delle attività previste al terzo piano del Blocco B”.
“Chiedo all’azienda pertanto un chiarimento tempestivo scritto e un incontro nelle sedi opportune per definire i provvedimenti risolutivi rispetto alle criticità segnalate”.
Questo post è stato pubblicato da Piacenza Sera