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mercoledì, Marzo 22, 2023

“Siamo qui riuniti o della democrazia imperfetta”, in scena al Teatro Filodrammatici martedì 21 marzo

Uno spettacolo di Letizia Quintavalla e Bruno Stori creato nel 2005, rappresentato centinaia di volte in tutta Italia dallo stesso Bruno Stori e visto da migliaia di adolescenti, ospitato a Piacenza per la prima volta nel marzo 2006 al Teatro Municipale. Ora ripreso in una seconda edizione con un nuovo attore, Filippo Carrozzo. 

Uno spettacolo che parla di democrazia alle nuove generazioni, e per questo sempre attuale. 

È “Siamo qui riuniti o della democrazia imperfetta”, in scena al Teatro Filodrammatici martedì 21 marzo con doppia recita alle 9 e alle 10.45 per la Rassegna di teatro scuola “Salt’in Banco”, curata da Simona Rossi e proposta dal centro di produzione teatrale diretto da Diego Maj con Fondazione Teatri di Piacenza, la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Uno spettacolo che parla ai ragazzi di politica in senso alto, con il rigore della ricerca storica e la profonda leggerezza del riso e dell’ironia. Ma di quale politica si tratta? Di quella illustrata dalla radice della parola, di quella del senso etimologico come la intendevano i greci. Quindi non la gestione della cosa pubblica o del potere, ma l’essere o il saper diventare cittadini autentici, protagonisti attivi e critici del luogo abitato dagli uomini: la polis.

Condotto per mano dall’attore in un ironico e istruttivo viaggio nel tempo – che ha inizio dalla culla della democrazia, l’Atene di 2500 anni fa – il pubblico approderà sorpreso a un oggi carico di contraddizioni e disuguaglianze, scoprendo o riscoprendo le tante imperfezioni, le storture, i camuffamenti delle democrazie del nostro tempo. Sarà curioso allora avvedersi di come la democrazia non sia una conquista acquisita, né d’altronde una sterile utopia, ma sia invece un tentativo in movimento, un’affascinante ipotesi di lavoro, una tensione ancora da agire.

Tra i compagni di viaggio di questo progetto, un grazie particolare al greco Socrate, alla sua arte della parola come colloquio e percorso a due, come arricchimento interiore, di sé e dell’altro. E allo spagnolo Fernando Savater, che dopo “Etica per un figlio” ha gettato, con “Politica per un figlio”, uno sguardo ancora una volta acuto, penetrante, intenso sul rapporto tra generazioni.

Questo post è stato pubblicato da Piacenza Eventi

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